Lenin e la macchina dell’inganno: dove si fa il vero ‘lavoro dello Stato’

“Nel 1917, con ‘Lo Stato e la Rivoluzione’, Vladimir Lenin smontò la visione popolare del governo, sostenendo che le istituzioni democratiche borghesi (come i parlamenti) non erano strumenti di volontà popolare, ma una facciata elaborata per nascondere il vero centro del potere. “

“Per Lenin, l’essenza dello Stato borghese si riduce al dominio di classe, e il modo in cui questo dominio viene esercitato viene magistralmente riassunto in una delle sue frasi più forti, che mette in evidenza l’ipocrisia della politica moderna. “

Il potere nascosto:

“La grande farsa della democrazia parlamentare consiste nel dividere il lavoro: il Parlamento si occupa del dibattito pubblico, mentre il vero processo decisionale si svolge lontano dai riflettori. Analizzando questo sistema, Lenin ha dichiarato la seguente verità, che va ‘diritto al cuore dei parlamentari moderni’:”

> “Nel frattempo, negli uffici e negli Stati Maggiori ‘si svolge’ il lavoro ‘dello Stato’! ”

La critica concreta e dettagliata

“Questo frammento rivela la distinzione fondamentale che Lenin fa tra l’apparenza e la realtà del potere dello Stato:”

1. Il Parlamento: un “Luogo di Chiacchiereria”

“Secondo Lenin, il Parlamento è essenzialmente un ‘luogo di chiacchiere’ dove i rappresentanti (o ‘trascinati’ della borghesia) discutono e discutono pubblicamente. Questo discorso ha uno scopo speciale: quello di ingannare il “vulgo” (il popolo). In altre parole, la funzione principale del dibattito parlamentare non è governare, ma distogliere l’attenzione dalle masse e legittimare il sistema illusorando la partecipazione popolare. È uno spettacolo politico vuoto. “

2. Gli “Stati Maggiori”: il vero lavoro dello Stato

“Il vero e concreto ‘lavoro di Stato’ è la gestione dell’amministrazione, dell’economia e della repressione, e questa avviene ‘dietro le quinte’. Chi la giustizia? “

• Ministeri e uffici: “Il vasto apparato burocratico permanente (i funzionari non eletti) che gestisce le risorse e mantiene il controllo. Questa burocrazia agisce al di sopra e indipendentemente dai cambiamenti nei parlamenti. “

• Gli Stati Maggiori: “La cupola militare e di sicurezza che garantisce, in ultima analisi, la dominazione della classe dominante. Sono le istituzioni di forza, la macchina burocratico-militare che, di fatto, ha il vero potere esecutivo. “

“Per Lenin, il problema del parlamentarismo non è che sia rappresentativo, ma separa la legislazione (il discorso in Parlamento) dall’esecuzione (l’azione negli uffici). Questa divisione perpetua il dominio della burocrazia e dell’elite. “

La proposta rivoluzionaria: la “Corporazione del lavoro”

“L’uscita del parlamentarismo, secondo Lenin, non è abolire la rappresentanza, ma distruggere la macchina burocratico-militare e sostituirla con la struttura della Comune di Parigi (1871): un’istituzione che deve essere una ‘corporazione del lavoro, legislativa ed esecutiva allo stesso tempo’. I rappresentanti eletti dal popolo devono lavorare direttamente sull’applicazione delle leggi, eliminando così il potere occulto degli ‘Stati Maggiori’. “

“Questa analisi ci offre una risposta concreta alla domanda sul potere: per Lenin, mentre il Parlamento parla, il potere si esercita e si concentra sulle cupole burocratiche e militari che rispondono ad interessi di classe (più precisamente della borghesia), motivo per cui la rivoluzione deve concentrarsi sulla distruzione di questa macchina centralizzata e creare uno Stato del tipo della comune di Parigi. “

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