Scioperiamo e lottiamo contro capitalismo, guerra e sionismo al fianco della resistenza palestinese – SI Cobas

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del SI Cobas nazionale in sostegno alla dichiarazione della Federazione Generale Palestinese dei sindacati, la quale fa appello alle lavoratrici, ai lavoratori e ai sindacati di tutto il mondo affinché cresca e si radicalizzi l’opposizione al genocidio nella striscia di Gaza e all’ipotesi di ri-occupazione sionista del territorio di Gaza City., e – a seguire – la risposta dei compagni palestinesi di Masar Badil – Movimento Palestinese per un Percorso Rivoluzionario Alternativo.

Anche in questa occasione, il SI Cobas dimostra di essere tra i pochi sindacati di base in Italia ad assumere l’internazionalismo proletario e l’opposizione alla guerra come centrale nella propria azione e nel proprio orizzonte strategico.

L’unico appunto che ci sentiamo di muovere al comunicato del SI Cobas sta nell’enfatizzazione, a nostro avviso eccessiva, della conferenza della Rete sindacale internazionale “Solidarietà e Lotta” che si terrà a novembre a Chianciano. Quest’ ultima, infatti, nella sua componente maggioritaria (su tutti il sindacato brasiliano Conlutas, il cui gruppo dirigente è legato a doppio filo alla corrente politica della LIT) ha fin dal 2022 assunto una posizione di esplicito sostegno alla sedicente “resistenza ucraina” (cioè nei fatti all’imperialismo USA-UE- NATO), rompendo in maniera netta con l’ABC dell’internazionalismo, che – in caso di scontro tra blocchi imperialisti – impone alle forze anticapitaliste una linea di disfattismo su entrambi i fronti, e non certo il sostegno all’imperialismo “di casa propria”.

Come sosteniamo da anni a questa parte, l’opposizione ferma e radicale alla guerra costituisce ogni giorno di più uno spartiacque invalicabile: non “una questione” tra le tante, bensì la madre tutte le questioni, da cui dipendono le sorti della classe lavoratrice mondiale e dell’intera umanità. Non è un caso che negli ultimi anni sia stato proprio tale spartiacque a determinare una scomposizione e ricomposizione delle forze in campo a livello internazionale, sia sul piano politico che su quello sindacale.

La conferenza internazionale di Chianciano sarà a nostro avviso chiamata in primis a sciogliere questo fondamentale nodo strategico.

Oggi come non mai, vi è l’urgente necessità di una rete internazionale capace di unire tutte le forze politiche coerentemente internazionaliste, ma anche le forze sindacali più genuinamente classiste e anticapitaliste: un compito cui la Rete Solidarietà e Lotta si è candidata, ma che alla luce dei fatti, e di fronte al precipitare degli eventi, non è riuscita ad assolvere con coerenza.

Siamo convinti che il SI Cobas, forte della propria storia e di 4 anni di mobilitazioni contro la guerra, l’economia di guerra e le carneficine in corso a Gaza e in Ucraina, saprà articolare in tale consesso una dura battaglia contro ogni sostegno (aperto o implicito, diretto o indiretto) ai piani bellici e alla corsa al riarmo globale, e per far sì che questa rete sappia collegarsi realmente con le lotte e le mobilitazioni che ai stanno sviluppando ai quattro angoli della terra contro le brutalità del colonialismo sionista e a sostegno dell’eroica resistenza del popolo palestinese. (Red.)

SCIOPERIAMO E LOTTIAMO CONTRO CAPITALISMO, GUERRA E SIONISMO AL FIANCO DELLA RESISTENZA PALESTINESE

Facciamo nostra la dichiarazione dei lavoratori di Gaza, emessa dalla Federazione Generale Palestinese dei Sindacati, rivolta ai lavoratori/alle lavoratrici ed ai sindacati di tutto il mondo mentre si sta consumando una guerra di sterminio accompagnata da una politica sistematica di fame attuata dallo stato sionista di Israele con il sostegno degli stati imperialisti ed i loro satelliti tra gli stessi stati arabi presenti e silenti nell’area Medio Orientale.

Come Si Cobas abbiamo costruito molti momenti di sciopero reale per opporci e denunciare con sempre maggiore forza la politica genocidaria sionista opponendoci al governo rivendicando la cessazione di tutti gli accordi commerciali sull’esportazione delle armi e la cooperazione militare con Israele. Ma questo, appunto, è possibile solo tramite la mobilitazione ed il rafforzamento dell’organizzazione dei lavoratori e lavoratrici combattivi/e. Per questo stiamo organizzando con tutti i sindacati di base uno sciopero generale contro le guerre e l’economia di guerra messa in campo dalla nostra borghesia contro la possibile organizzazione del proletariato e le masse povere d’Italia. Con lo sciopero e con l’organizzazione di giornate di rabbia e solidarietà in solidarietà al popolo ed alla Resistenza Palestinese o contro le fabbriche produttrici di morte – come Leonardo – direttamente protagonista del massacro – e la logistica di guerra.

Tra il 13 ed il 16 novembre a Chianciano Terme si svolgerà un confronto nella Rete di solidarietà internazionale a cui parteciperanno più di una cinquantina di sindacati di tutto il globo terrestre ed uno dei punti in discussione si svolgerà sul terreno di opposizione alle guerre ed in particolare in appoggio alla resistenza palestinese. In quella assise proporremo uno sciopero a livello internazionale come richiesto dalla Federazione Generale Palestinese dei sindacati. Dobbiamo dotarci di strumenti con cui, come lavoratori e lavoratrici rispondiamo compatti a questo attacco violentissimo che i nostri fratelli e le nostre sorelle stanno subendo in Palestina e che, come classe proletaria, subiamo ad ogni latitudine con gli stati di guerra e polizia che si stanno imponendo.

Come accaduto più volte negli ultimi mesi, ci stiamo nuovamente attivando, come sindacato intercategoriale, per organizzare uno sciopero generale contro l’economia di guerra messa in atto dal governo filo padronale Meloni: ci stiamo confrontando e coordinando con le realtà palestinesi per vedere se è possibile far coincidere lo sciopero generale che stiamo organizzando con gli altri sindacati con la giornata del 4 ottobre che vogliono organizzare alcune delle forze palestinesi in Italia affinché la giornata di sciopero sia seguita da una manifestazione e corteo per le strade di Roma contro il genocidio del popolo palestinese, le politiche di riarmo, l’escalation bellica e la repressione politica e sociale. Se ciò non fosse possibile il Si Cobas si orienterà verso l’adesione alla manifestazione del 4 ottobre e lo sciopero nella data stabilita con le altre forze sindacali di base, con l’intento di stabilire un fronte contro le politiche del governo Meloni ma anche contro coloro che all’opposizione apparentemente ed opportunisticamente utilizzano i sentimenti umanitari per proporre una “soluzione” allo scontro in atto a Gaza, dei due stati.

Nel frattempo, proveremo – come accade ogni sabato a Milano con iniziative/cortei/presidi – a moltiplicare le iniziative di lotta e solidarietà: ci impegneremo, auspicando che ciò avvenga da più parti a rilanciare nell’iniziativa internazionale a Chianciano una maggiore interazione e collaborazione nelle lotte e negli scioperi a livello internazionale: dinanzi ad un attacco globale che il Capitale sta portando contro la classe lavoratrice e proletaria – e che trova nell’infamia sionista il suo apice di violenza – la nostra risposta non può che essere internazionale ed internazionalista.

Auspicando che i nostri rapporti possano stringersi nel corso delle prossime settimane e mesi, vi salutiamo a pugno chiuso, vi abbracciamo in questo momento così complicato e duro per voi e per il vostro popolo, vi ringraziamo per lo straordinario esempio di Resistenza, una fiamma che dovrà divampare in ogni angolo del globo per poter mettere in discussione e distruggere, questo sistema capitalistico delle barbarie basato sullo sfruttamento degli uomini e delle risorse a livello mondiale.

Milano, 2 agosto 2025                              SI COBAS NAZIONALE

Cari compagni di SI COBAS,

Grazie per il vostro messaggio di solidarietà e per la vostra azione e organizzazione nel mobilitare la classe operaia per la Palestina e per la Resistenza. È molto importante vedervi e sentirvi, con la vostra forte dichiarazione e anche con le vostre azioni, come lo sciopero generale che avete organizzato, così come le prossime iniziative, eventi e dibattiti di ottobre. Oggi è stato molto ispirante vedere i portuali di Genova prendere posizione per la Palestina, rifiutandosi di movimentare il carico di una nave saudita che trasportava armi per il genocidio israeliano.

Vi preghiamo di tenerci informati sulle vostre azioni, dichiarazioni e attività riguardanti la Palestina, in particolare sugli sviluppi relativi agli eventi e alle azioni di ottobre, in modo che possiamo amplificarle e promuoverle; non vediamo l’ora di lavorare fianco a fianco con voi per costruire una solidarietà internazionale della classe operaia contro l’imperialismo e il sionismo.

In solidarietà,

Masar Badil – Movimento Palestinese per un Percorso Rivoluzionario Alternativo

SOURCE:

https://pungolorosso.com

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