Fermiamo il genocidio a Gaza e la logistica di guerra! Contro il governo Meloni, complice del genocidio! – TIR

Questo il testo che viene diffuso in questi giorni da compagni/e della TIR (Tendenza internazionalista rivoluzionaria) in diverse città italiane alle manifestazioni per fermare il genocidio a Gaza e la logistica di guerra, e – per quello che ci riguarda – per rinnovare la solidarietà incondizionata alla Resistenza del popolo palestinese e ribadire la condanna del governo Meloni, interamente complice del genocidio. [La foto si riferisce al corteo di sabato 20 settembre, a Mestre]

FERMIAMO IL GENOCIDIO A GAZA E LA LOGISTICA DI GUERRA!

CONTRO IL GOVERNO MELONI, COMPLICE DEL GENOCIDIO!

CON LA RESISTENZA DEL POPOLO PALESTINESE E LA SUMUD FLOTILLA

Con le manifestazioni dei giorni scorsi e gli scioperi di venerdì 19 e lunedì 22 la solidarietà al popolo palestinese di Gaza e Cisgiordania si sta finalmente allargando anche in Italia.

Molte migliaia di lavoratori, lavoratrici, giovani, immigrati/e, cittadini che finora erano rimasti a guardare passivi il feroce genocidio messo in atto dallo stato di Israele, si sono messi in movimento, raggiungendo i milioni di manifestanti per la Palestina già in marcia in tutto il mondo.

Ma è bene non farci illusioni: il governo Meloni, l’industria bellica italiana (Leonardo in testa), la finanza italiana, sono determinati a sostenere fino in fondo l’azione genocida dello stato sionista. Il governo spende qualche parola ipocrita contro gli “eccessi” del governo Netanyahu, ma in realtà è totalmente complice del genocidio – continua a fornire armi, informazioni e merci di ogni tipo a Israele, e a bloccare qualsiasi sanzione contro Israele.

Per questo, sull’onda delle giornate di sciopero e di lotta di questi giorni dobbiamo intensificare la lotta, bloccare davvero tutto: la logistica di guerra dei porti, degli aeroporti, delle ferrovie. Lo sciopero è l’arma più potente che ha nelle sue mani la classe lavoratrice.

Dobbiamo perciò imporre alla direzione della CGIL di passare dalle parole ai fatti: se è davvero contro l’invio delle armi ad Israele, la FILT blocchi tutte le navi dirette a Israele, a partire da Genova, senza sperare che sia il governo Meloni a farlo perché non lo farà mai. L’esempio di Ravenna non deve rimanere isolato.

E dobbiamo boicottare ogni interesse economico, accademico, tecnologico dello stato sionista, imporre la fine degli accordi di cooperazione con Israele. E’ solo e soltanto con una lotta determinata che potremo imporre la fine del genocidio e della pulizia etnica.

Basta con le chiacchiere su “due popoli, due stati”! La Palestina potrà essere davvero libera dal fiume al mare solo quando sarà totalmente smantellato pezzo per pezzo lo stato colonialista, razzista, sterminista di Israele.

Basta ipocrisie e complicità! O con la resistenza del popolo palestinese o con i signori del genocidio!

Fermiamo la macchina sionista di distruzione e di morte, i suoi protettori, i suoi complici.

Ritiro immediato e incondizionato dell’esercito sionista e dei coloni assassini da Gaza e dalla Cisgiordania! No alla deportazione del popolo di Gaza!

Solidarietà alla Global Sumud Flotilla.

Con la lotta di liberazione nazionale e sociale delle masse oppresse della Palestina fino alla vittoria contro il colonialismo sionista e occidentale!

Tendenza internazionalista rivoluzionaria

Mestre, 20 settembre. Una manifestazione molto partecipata, ma piuttosto, o largamente, silenziosa per quello che riguarda i manifestanti (non calcoliamo, è ovvio, la musica sparata dai camion). Una manifestazione in cui la solidarietà alla resistenza del popolo palestinese è stata portata in modo attivo pressoché solo dalle compagne/i del Comitato permanente contro le guerre e il razzismo di Marghera e della TIR.

SOURCE:

Il Pungolorosso

Giornale internazionalista online

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